martedì 15 maggio 2007

Una questione di soldi?


Visitando i siti dei teatri ultimamente si apre un pop-up che invita a destinare il 5x1000 per la "salvezza" dei teatri.
A me sembra una bella presa in giro e credo proprio che quei soldini non li darò ad un teatro!

Il problema dei teatri non è di quanti soldi si dispone ma come vengono utilizzati.

Prima di tutto credo che si produca troppo poco per poter ottemperare a quei principio di imprenditorialità che si vorrebbe i teatri assumessero ed ancora meno se si vuole realmente raggiungere un pareggio di bilancio.



Sul bilancio dei teatri grava per la maggior parte la spesa per il mantenimento del personale ( tralascio volutamente le troppo frequenti e assurde spese per allestimenti e esagerati compensi per artisti di "fama", cose che si sanno ma repetita iuvant) . La soluzione, in genere, è stata quella di tagliare e sopratutto nelle compagini produttive (coro, orchestra e tecnici). Per contro stranamente spesso fioccano le assunzioni negli uffici amministrativi e degli ormai innumerevoli segretari artistici! Tra un po' ci saranno più segretari che orchestrali!

Forse bisognerebbe organizzarsi per produrre un po' di più (perché altrove si riesce a fare anche 28 spettacoli al mese e da noi 10 sono quasi un miracolo?) ed offrire un prodotto più variegato al pubblico. Mi pare che questa dovrebbe essere la politica di un'azienda, o sbaglio? Mi chiedo quali sono le difficoltà per riprendere dei vecchi allestimenti e riproporli e rimetterli in scena con compagnie di giovani (spesso migliori dei "vecchi" strapagati!). Perché non si fa? Non mi sembra una pensata così geniale!

Fatto sta che al momento le nostre stagioni fanno abbastanza schifo e la varietà dell'offerta è a dir poco deprimente. Ho fatto un confronto fra la programmazione di giugno di quattro teatri (due tedeschi e due italiani di pari livello). Quel genere di comparazioni che vanno tanto di moda quando devi comprare qualcosa. Se vi offrissero di fare l'abboanamento a uno di questi quattro teatri quale scegliereste?

BERLIN STAATSOPER
1. Manon (ballet) 2. Don Carlo 3. La clemenza di Tito 4. Manon 5.Salome 6. Manon 7. La clemenza di Tito 8. Don Carlo 9. Elektra 10. Concerto Brunch / La Clemenza di Tito 12. Fidelio 13. La Clemenza di Tito 14. Elektra 15. Faustus, the last night 16. La clemenza di Tito 17. Concerto: Preussens Hofmusik 4 / Faustus, the last night 18. Fidelio 19. La clemenza di Tito 21.Giselle: Balletto 22. La clemenza di Tito 23. Giselle: Balletto 24.Parsifal 26. Giselle: Balletto 27. Concerto: Staatskappelle Berlin 28. Concerto: Staatskappelle Berlin 29. Parsifal
TEATRO ALLA SCALA - MILANO
4. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 6. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 9. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 10. Filarmonica della Scala 11.Ledi Makbet Mcenkogo uezda 13. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 15. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 19. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 20. Candide 21. Ledi Makbet Mcenkogo uezda 22. Candide 26. Candide 28. Candide
FRANKFURT OPER
1. Simone Boccanegra 2. Opera per Bambini (2 spettacoli) / Morte a Venezia 3. Ariodante 5. Opera per Bambini 6. Mozart e Salieri - Un requiem 7. Ariodante 8. Mozart e Salieri - Un requiem 9. Concerto di gala 10. Concerto del Museo / Mozart e Salieri - Un requiem 11. Concerto del Museo 14. Simone Boccanegra 15. Tannhäuser 16. Death in Venice 17. Oper Extra / Simon Boccanegra 19. Happy New Ears 20. Tannhäuser 21. Death in Venice 22. Simon Boccanegra 23. Death in Venice / Il ritorno d’Ulisse in patria 24. Musica da camera in Foyer / Tannhäuser 25. Il ritorno d’Ulisse in patria 26. Serata Lieder 27. Un ballo in maschera / Il ritorno d’Ulisse in patria 28. Tannhäuser 29. Un ballo in maschera 30. Simone Boccanegra
Il ritorno di Ulisse in patria
TEATRO COMUNALE BOLOGNA
13. Falstaff 16. Concerto: Roberto Abbado 17. Falstaff 20. Falstaff 24. Falstaff 26. Falstaff 28. Falstaff

Il confronto è quasi desolante. Non credo la differenza venga da una maggiore disponibilità di fondi (dovrebbe essere almeno quattro volte tanto) bensì da una migliore organizzazione e utilizzo degli stessi. Certo per la comunità civile in Germania la cultura, il teatro sono veramente un biglietto da visita della città, e da noi?
Se veramente la cultura è un valore per l'Italia serve UNA RIFORMA ORGANICA DEI TEATRI! Basta con le poltrone politiche nei teatri! O quantomeno non mandateci il cognato del ministro che visto che ha ascoltato un vinile di Rigoletto 20 anni fa e altro non sa fare viene piazzato come direttore artistico! Merito innanzitutto ed ai posti di comando soprattutto! Ormai di queste cose se ne sono accorti tutti, riusciremo anche a farli smettere?!?

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